Riconoscibilissima a un primo sguardo, la lavorazione capitonné negli imbottiti rappresenta un classico dell’interior design. Nello specifico, si tratta di un tipo di imbottitura trapuntata con cui vengono rivestite sedute, come divani e poltrone e testate dei letti.
La sua particolarità risiede nella creazione artigianale di una maglia trapuntata romboidale o quadrata, in cui le cuciture sono sottolineate dalla presenza di borchie o bottoni, che affondano con vigore nell’imbottitura.
Ecco alcuni cenni storici! I primi arredi in questa versione risalgono all’inizio dell’800 e l’origine del nome è sicuramente dovuta ad uno scarto della lavorazione della seta (il capiton) con il quale veniva realizzata l’imbottitura. Oltre che nei tradizionali divani Chesterfield, questa sartoriale ed elegante trapuntatura, nata in Gran Bretagna, la ritroviamo nei letti classici con testiera capitonné.
La tipica lavorazione handmade impone anche la presenza di materiali di ottima qualità, pregiati e raffinati e di dettagli ricercati. Da sempre questi letti, nella loro variante più classica, sono prerogativa di camere lussuose ed esclusive.
Anche se ad oggi troviamo rivisitazioni moderne dei letti capitonné, possiamo di certo inserire questa tipologia all’interno della categoria letti classici. Più nel dettaglio, si tratta di arredi di stile rétro e sontuoso, riccamente rifiniti e scenografici. Proviamo a delinearne alcune caratteristiche:
Il letto capitonné, come abbiamo visto, è un pezzo d’arredo importante, chic e particolarmente ornamentale. Ma come possiamo inserirlo all’interno della camera da letto senza sbagliare stile e atmosfera? Ecco alcuni consigli per abbinarlo al meglio: